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Il titolo di questo blog è ancorato ad un editoriale di Amos Luzzatto pubblicato sulle pagine del quotidiano "La Repubblica" nel giorno di Pasqua del 2001 sotto il titolo "Il valore della Libertà il rispetto della Legge".

29 maggio 2012

Signora Maestra

"Domenica sera ho condiviso con una trentina di temerari uno spericolato esperimento sentimentale: il raduno dei compagni di classe delle elementari. Erano quarant’anni e centomila capelli che non ci si vedeva e per farsi riconoscere ciascuno si era pinzato sul petto una targhetta con nome, cognome e una propria foto di allora. E' stata una delle serate meno nostalgiche della mia vita: il passato da rammentare era così remoto che sembrava futuro. Si è parlato tantissimo di progetti e speranze, pochissimo di calcio, niente di politica. Ma si è parlato soprattutto della, e con la, Maestra. Era per i suoi 88 anni appena compiuti che avevamo apparecchiato lo spettacolo, salvo accorgerci in fretta che lo spettacolo era lei. Buona ma non debole, la schiena ancora dritta come i suoi pensieri. La Maestra. Quella che ci aveva insegnato a leggere con i libri di Primo Levi e di Rigoni Stern. Anche l'altra sera ha ascoltato con attenzione il primo e l'ultimo della classe declamare "bosco degli urogalli" e poi ha dato loro il voto: basso e però giusto, come sempre. Si aggirava fra i suoi scolari attempati distribuendo carezze ruvide e rimproveri dolci. Nel guardarla pensavo all'esercito silenzioso di cui quella donnina formidabile fa parte: le maestre elementari della scuola pubblica italiana che hanno tirato su una nazione con stipendi da fame, ma meritandosi qualcosa che molti potenti non avranno mai. Il nostro rispetto.
Prima di andare a dormire ci ha detto che averci avuti come alunni era stato, per lei, come riceverci in dono. Poi ci ha baciati sulla fronte, uno a uno. Sono rientrato a casa con addosso l'energia di un leone."
Massimo Gramellini
La Stampa 29.5.2012

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21 maggio 2012

Università

"[Nell'Università] passa il sapere e con il sapere il desiderio; e che dentro a questa scassata comunità c'è un gioco interattivo di attese e risposte, dentro e attraverso i giochi di potere. Non tutti quelli che vi insegnano ci partecipano, ma certo in varia misura tutti gli studenti. Questa "cultura" che alla lettera fa esistere l'Università, e anche l'Università italiana, manda pochi messaggi e magari nessuno, come se non avesse abitudine a scriversi, come se non ritenesse degno di essere pubblica."
Luisa Muraro



*Luisa Muraro, "Premessa" a Lettere dall'Università a cura di L. Muraro e P.A, Rovatti, Napoli, Filema, 1996, p. 5.
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19 maggio 2012

Il futuro nella memoria

"[...] E' troppo facile lamentarsi e credere che a ogni generazione la nostra civiltà sia alla fine. C´è il rischio di sbagliare come i più autorevoli intellettuali d´Europa che all´avvento della rivoluzione di Gutenberg parlarono della morte del libro. È un azzardo fare pronostici sulla attualità, appaiono sempre nuove forme. Si può solo, a volte, definire la transizione mentre avviene, vedere il passo che attraversa la frontiera: pensiamo all´Ulisse di Joyce, un capolavoro classico nel senso più radicale, opera vicina a Omero, e poi a Finnegan´s Wake, un´opera totalmente nuova scritta per trovare una lingua dell´inconsapevole, del sogno e della notte, un esperanto dell´ignoto. Joyce è stato un uomo di genio su due parti della frontiera, e la nostra età comincia davvero dopo Finnegan´s Wake, dopo il surrealismo e le altre avanguardie. Nel mondo del rock è cambiata la qualità del suono, della luce e perfino del corpo. Ma attenzione, il punto non è il susseguirsi delle forme nuove. Anzi. Ogni forma nuova è spesso l´espressione di una creatività".
George Steiner

*M.Bono, George Steiner, La Bibbia e la cultura contemporanea raccontate del grande critico, "la Repubblica", 19 maggio 2012.
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