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Il titolo di questo blog è ancorato ad un editoriale di Amos Luzzatto pubblicato sulle pagine del quotidiano "La Repubblica" nel giorno di Pasqua del 2001 sotto il titolo "Il valore della Libertà il rispetto della Legge".

08 febbraio 2013

Linguaggio politico

"[...]Il linguaggio politico italiano è sempre o spesso servito a nascondere ciò che è semplice e concreto dietro i giri di parole delle astrazioni generali. Italo Calvino, nelle note sul linguaggio politico, scriveva che il diavolo è l’approssimativo. Per lui, nelle genericità, nell’imprecisione di pensiero e di linguaggio, specie se accompagnati da sicumera e petulanza, si poteva riconoscere il diavolo come nemico della chiarezza, sia interiore, sia nei rapporti con gli altri. Il diavolo non era il complicato, ma l’approssimativo. La semplificazione a tutti i costi è infatti faciloneria. Riuscire a definire i propri dubbi, di fronte a problemi complicati, è molto più concreto che qualsiasi affermazione perentoria basata sul vuoto. Ma sono trascorsi decenni da quando Calvino ha scritto le note sul linguaggio, e nel frattempo ai demoni tradizionali che affollano il tempio della politica si sono aggiunti i mercanti, i guitti, e i giudici spogliatisi troppo in fretta della toga per scendere nell’arena elettorale. Da qui l’aggravarsi della malattia che colpisce la parola, facile strumento di interessi o di ambizioni individuali e di branco. Per chi crede nella politica, motore essenziale della democrazia, è un guaio molto serio".
Bernardo Valli
*B. Valli, Se le elezioni diventano un’asta, "La Repubblica", 8.2.2013
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