"Tutti o quasi tutti siamo donne, o ebrei, o omosessuali, oppure siamo diversi semplicemente per inclinazione alla diversità, per malinconia, per timidezza, per nevrosi, per silenzio. Siamo tutti “diversi”. L’essenziale è portare giustamente la propria diversità, l’essenziale è non farne né un’insegna né un’uniforme, e mescolarla silenziosamente nelle infinite diversità degli altri, in quelle che noi riteniamo le comunità dei non diversi e normali."
Natalia Ginzburg*Natalia Ginzburg, “Corriere della Sera”, 5.12.1975.
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