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Il titolo di questo blog è ancorato ad un editoriale di Amos Luzzatto pubblicato sulle pagine del quotidiano "La Repubblica" nel giorno di Pasqua del 2001 sotto il titolo "Il valore della Libertà il rispetto della Legge".

29 novembre 2019

Sguardi di futuro


"Se privilegiamo la verità rispetto alle bugie, la tolleranza rispetto ai pregiudizi, l’empatia rispetto all’indifferenza e gli esperti agli ignoranti, allora forse, e dico forse, possiamo fermare la più grande macchina di propaganda della storia".
Sacha Baron Cohen


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24 novembre 2019

23/11


"Com'è tutto silenzioso, quieto e solenne, pensò il principe Andrej, le nuvole scorrono in modo così diverso in questo cielo alto e infinito, come ho fatto a non vederlo prima, questo cielo alto? E come sono contento di averlo finalmente scoperto."
Lev Tolstoj,  Guerra e pace .

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23 novembre 2019

Lei/tu

Il LEI stabilisce la pari dignità nella diversità dei ruoli (prof/ allievo/a; datore di lavoro/dipendente; medico/paziente, ecc) e nella diversità anagrafica. Nei paesi francofoni, come Francia e Belgio, esiste una bellissima espressione - "on peut nous tutoyer?" traducibile nel nostro "potremmo darci del tu" - che segna il passaggio da una conoscenza, anche amichevole, ad una amicizia forte. Questo perché le relazioni interpersonali sono magnificamente differenziate, e passare dal LEI alla proposta di un TU segna la nuova qualità del rapporto "Lei/Lei" - "Tu/Tu", un dono reciproco, che può arrivare anche dopo molti anni di frequentazione.

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12 novembre 2019

La parola delicata

"Viviamo in un’epoca storica nella quale la parola è troppo spesso violenta, aggressiva, addirittura brutale. Questo, come sappiamo, avviene in particolare nel contesto digitale, che pretende di basarsi sull’immediatezza e in questo modo finisce per sacrificare la profondità di ogni discorso. Le parole vengono manipolate, travisate, senza che ci sia più un apparente consenso sul loro effettivo significato. In questo contesto diventa sempre più urgente riscoprire l’insegnamento del poeta Paul Valéry: tra due parole, è la minore che va scelta, ossia la meno chiassosa, la più delicata e autentica."
Gianfranco Ravasi

*Avvenire, 12.11.2019.

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09 novembre 2019

Il Fascismo è ...

"Il Fascismo conviene agli italiani perché è nella loro natura e racchiude le loro aspirazioni, esalta i loro odi, rassicura la loro inferiorità. Il Fascismo è demagogico ma padronale, retorico, xenofobo, odiatore di culture, spregiatore della libertà e della giustizia, oppressore dei deboli, servo dei forti, sempre pronto a indicare negli “altri” le cause della sua impotenza o sconfitta. Il fascismo è lirico, gerontofobo, teppista se occorre, stupido sempre, ma alacre, plagiatore, manierista. Non ama la natura, perché identifica la natura nella vita di campagna, cioè nella vita dei servi; ma è cafone, cioè ha le spocchie del servo arricchito. Odia gli animali, non ha senso dell’arte, non ama la solitudine, né rispetta il vicino, il quale d’altronde non rispetta lui. Non ama l’amore, ma il possesso. Non ha senso religioso, ma vede nella religione il baluardo per impedire agli altri l’ascesa al potere. Intimamente crede in Dio, ma come ente col quale ha stabilito un concordato, do ut des. È superstizioso, vuole essere libero di fare quel che gli pare, specialmente se a danno o a fastidio degli altri. Il fascista è disposto a tutto purché gli si conceda che lui è il padrone, il padre.“ 
Ennio Flaiano


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03 novembre 2019

Lettera aperta del figlio di Liliana Segre




"Caro direttore, sono allibito da quello che leggo in questi giorni, dalle dichiarazioni dei politici, da questo travisare intenzionalmente concetti come censura, libertà di opinione, difesa della famiglia, antisemitismo, in bocca a chi vorrebbe chiuderci dentro in una Italia sempre più isolata, lontana dai valori liberali nei quali siamo cresciuti e nei quali mi riconosco profondamente. Dove gli uni scrutano con sospetto gli altri, dove ognuno si tiene stretto il proprio tornaconto, la bandiera di partito, la propaganda, le dichiarazioni roboanti.
A voi che non vi alzate in piedi davanti a una donna di 89 anni, che non è venuta lì per ottenere privilegi o per farsi vedere più brava ma è venuta da sola (lei sì) per proporre un concetto libero dalla politica, un concetto morale, un invito che chiunque avrebbe dovuto accogliere in un mondo normale, senza sospettosamente invece cercare contenuti sovversivi che potevano avvantaggiare gli avversari politici. A voi dico: io credo che non vi meritiate Liliana Segre!
Guardatevi dentro alla vostra coscienza. Ma voi credete davvero che mia madre sia una che si fa strumentalizzare? Con quel numero sul braccio, 75190, impresso nella carne di una bambina? Credete davvero che lei si lasci usare da qualcuno per vantaggi politici di una parte politica in particolare? Siete fuori strada. Tutti. Talmente abituati a spaccare il capello in quattro da non essere nemmeno più capaci di guardarvi dentro.
Lei si aspettava accoglienza solidarietà, umanità, etica, un concetto ecumenico senza steccati, invece ha trovato indifferenza al suo desiderio di giustizia."
Alberto Belli Paci

*Il Corriere della sera, 2.11.2019

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02 novembre 2019

PPP


"Prevedo la spoliticizzazione completa dell'Italia: diventeremo un gran corpo senza nervi, senza più riflessi. Lo so: i comitati di quartiere, la partecipazione dei genitori nelle scuole, la politica dal basso... Ma sono tutte iniziative pratiche, utilitaristiche, in definitiva non politiche. La strada maestra, fatta di qualunquismo e di alienante egoismo, è già tracciata. Resterà forse, come sempre è accaduto in passato, qualche sentiero: non so però chi lo percorrerà, e come."
Pier Paolo Pasolini

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