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Il titolo di questo blog è ancorato ad un editoriale di Amos Luzzatto pubblicato sulle pagine del quotidiano "La Repubblica" nel giorno di Pasqua del 2001 sotto il titolo "Il valore della Libertà il rispetto della Legge".

30 aprile 2020

La vita

"Come è intelligente, com'è squisitamente maliziosa ed essenzialmente
buona, la vita!".
Vladimir Nabokov


*V. Nabokov, Il dono,

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29 aprile 2020

Preghiera laica

Dobbiamo liberarci

dalla corsa folle che ci ha intrappolati e dal credere che il tempo
sia solamente denaro; dalla bramosia del superfluo;
dalla tirannia delle cose, che ci allontana dall’Uomo;
dall’illusione che il possesso sia sufficiente a renderci felici

dall’indifferenza verso l’albero, il fiore e la lucertola; dall’idea
che la terra madre sia una vacca da mungere fino allo sfinimento;
dalla manipolazione della natura e dall’illusione che il genio,
una volta disturbato, possa restare nella lampada

dall’inflazione indecente dell’Io, dal dimenticare che esiste
anche il Noi, e che senza comunità non c’è società né nazione;
dalla tentazione di svendere la nostra libertà pur di avere un’illusione
di sicurezza; dall’istinto bestiale di fare giustizia da sé

dalla tentazione di essere sudditi e piegare la schiena;
dalla rassegnazione che impedisce la lotta; dalla paura di una nuova
immaginazione del possibile; dal concepire la fine del mondo piuttosto
che la fine dell’economia del consumo e del saccheggio

dalla Bestia che ci spinge contro il diverso; dalla paura di rispondere
ai violenti con parole dure; dal gridare “assassini" ai medici
per poi esaltarli come eroi dall’abuso della parola "guerra"
che ci fa credere che il male sia cosa che riguarda solo gli altri

dalla tentazione di credere che da soli è meglio e che l’Europa
sia un peso, non uno scudo benedetto; dal disamore per la nostra patria
e dalla fuga in paradisi artificiali; dallo scaricare il nostro disastro
di nuovo sulle spalle delle donne

dalla bestemmia di scomodare Iddio per assolvere e santificare ruberie;
dalla tentazione di usare la Croce contra i poveri cristi;
dal credere di non essere tutti sulla stessa barca e dalla presunzione
di non poter mai diventare poveri emigranti

dal tacere la morte, vissuta come indecenza; dallo spregio per le mani
ruvide e il sudore della fronte; dallo snobbare chi in silenzio
garantisce il nostro nutrimento; dalla mancanza di rispetto
verso il pubblico ufficiale, dal maestro allo spazzino

dalla sottomissione al virtuale che occulta la vita e ruba
la gioia del ritrovarsi; dall’impazienza, nemica dell’ascolto e della tolleranza;
dal frastuono che stordisce gli uomini e uccide il silenzio,
che è il padre dell’armonia e della Creazione

dalla rinuncia a dedicare tempo ai nostri figli e a crescerli
con l’esempio, le regole di vita e la buona narrazione;
dall’emarginazione dei vecchi, portatori di memoria; dallo scandaloso
sfruttamento dei giovani e dal disprezzo per chi li educa

dal rifiuto della nostra fragilità e dei nostri limiti, la cui accettazione
è invece saggezza; dal sottovalutare i piccoli gesti,
che fanno la differenza; dal credere che la felicità sia solo un diritto,
quando il sorriso è un nostro dovere verso il mondo

Paolo Rumiz, 25.4.2020  "Robinson di Repubblica" 

27 aprile 2020

Dal no al forse

"Nella vita di ognuno esistono momenti - quando la porta sbattuta all'improvviso e senza alcun motivo di colpo si riapre, quando lo spioncino chiuso un attimo fa viene di nuovo aperto, quando un brusco «no» che sembrava irrevocabile si muta in «forse» -, momenti in cui il mondo intorno a noi si trasfigura, e noi stessi ci riempiamo di speranza come di nuovo sangue."
Nina Berberova

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26 aprile 2020

L'eredità della Resistenza

"Voglio ricordarvi queste cose perché è chiaro che l'eredità della Resistenza è un'eredità importante, un'eredità fatta di cose fatte e di cose non fatte. […] e...sorto i giovani a non indulgere a una visione delle Resistenza mitizzata, come un ideale schema in cui tutto andava bene, tranquillamente, in cui l'unità era l'impossibile premessa e non invece il risultato di una lotta interna spesso aspra. Allo stesso tempo non pensino che la Resistenza potesse risolvere tutto. Poteva risolvere alcuni problemi; alcuni li ha risolti e altri non li ha risolti, e l'unico legato che possiamo dare ai giovani, concludendo questo ventennio, è quello di fare meglio di noi, di risolvere meglio di noi, non i problemi nostri, ma i problemi che si porranno ad essi."
 Riccardo Lombardi

*Riccardo Lombardi, primo Prefetto di Milano liberata.

25 aprile 2020

25 Aprile

Se vai a comprare i giornali e l'edicolante ti accoglie con uno squillante Buon 25 Aprile, se poi alzi lo sguardo e vedi questo poggiolo, non hai dubbi che anche in questo strano 2020, sappiamo che il giorno della vera Liberazione vive nella nostra Memoria.



E' stata una  festa della Liberazione straordinaria, molto più partecipata e spontanea, con testimonianze, documenti, fotografie, interviste, video, alle volte particolarmente commoventi, interviste, canti, e quelle gioiose versioni di Bella Ciao, risuonata per la giornata intera sul Web.

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21 aprile 2020

La Liberazione plurale

"Il male stava nel passato, nei fascisti e nei nazisti che si ostinavano a perpetuarlo; il bene stava nel futuro che tutti insieme, per una volta compiutamente italiani, si voleva costruire."  G. De Luna, La Resistenza perfetta, Feltrinelli, Milano, 2015, p. 13.

La Resistenza è stata plurale ed intergenerazionale, gli antifascisti del ventennio accanto a coloro che aderivano ai partiti che si erano ricostituiti a partire dal marzo 1943, comunisti e cattolici, socialisti e azionisti, monarchici e repubblicani, tutti uniti dallo stesso obiettivo, sindacalisti, operai e imprenditori, credenti di ogni religione e atei, militari e civili, uomini e donne, adolescenti di ogni classe sociale, persone tradite da un regime al quale avevano consegnato consenso e catapultate in una guerra atroce. Persone che nei giorni della Liberazione confluirono nelle piazze di ogni città per lo stesso motivo, a festeggiare insieme una 'immensa felicità', come ha ben evidenziato lo storico Giovanni De Luna.
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18 aprile 2020

L'arte del viaggiare

"Se solo riuscissimo a vivere il nostro ambiente quotidiano con lo spirito del viaggiatore, dunque, potremmo scoprire che esso non è affatto meno interessante degli alti passi montani e delle giungle popolate di farfalle del Sudamerica di Humboldt".
Alain de Botton


*A.de Botton, L'arte di viaggiare, Guanda, 2002, p. 242.

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12 aprile 2020

Pasqua 2020

Nell'attesa del tempo nuovo

07 aprile 2020

Don Chisciotte

"Don Chisciotte è un signore che esce di casa per andare a vedere il mondo che corrisponde all'immagine che egli ha in testa, la quale immagine dipende a sua volta dalla descrizione che del mondo danno i libri di cavalleria della sua biblioteca". 
(Beniamino Placido, "la Repubblica", 4.10.1981)
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"Don Chisciotte invita alla serietà, a non tradire gli ideali, a mettersi in gioco, pur sapendo che lo scenario della partita è sovente banale, mediocre, volgare". 
(Cardinal Carlo Maria Martini, 1993).


*cfr. Beniamino Placido, "Nautilus. La cultura come avventura", Laterza, Bari- Roma, 2010, p. 118-119.

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06 aprile 2020

La politica

"La poli­tica non può essere solo l'arte del possibile, ossia della speculazione, del calcolo, dell'intrigo, degli accordi segreti e dei raggiri utilita­ristici, ma piuttosto deve essere l'arte dell'impossibile, cioè l'arte di rendere migliori sé stessi e il mondo"
Vaclav Havel

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04 aprile 2020

Miss Rosselli

"Non vivo nel passato, sono dentro un presente affollato di ombre, di persone defunte, amate e non. È il presente che mi appassiona, testimone del passato e del futuro".
Amelia Rosselli
*Renzo Paris, Miss Rosselli, Neri Pozza, 2020.

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01 aprile 2020

Pregiudizi incrociati

"Sono nata in Polonia, in una famiglia di ebrei ortodossi, il 1° aprile 1921, il giorno del pesce d'aprile ...."   - James McBride." Il colore dell'acqua", Rizzoli, 1998, p. 11.

Questo libro è la storia straordinaria di Ruth Mc Bride Jordan, della figlia di un rabbino polacco giunta in America all'età di due anni, che a vent'anni sposò un nero e per questo fu ripudiata dalla famiglia d'origine; fu madre dodici figli, determinata a farli laureare tra difficoltà economiche, conflitti razziali e pregiudizi incrociati.   E' una continua sfida ai luoghi comuni e un inno ininterrotto alla forza dello spirito umano. Il figlio James Mc Bride è più noto per aver scritto "Il Miracolo di Sant'Anna", ambientato nell'Italia straziata del 1944, che fu soggetto dell'omonimo film del regista Spike Lee.

James McBride. Il colore dell'acqua, Rizzoli, 1998.

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