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Il titolo di questo blog è ancorato ad un editoriale di Amos Luzzatto pubblicato sulle pagine del quotidiano "La Repubblica" nel giorno di Pasqua del 2001 sotto il titolo "Il valore della Libertà il rispetto della Legge".

26 giugno 2020

Se la scuola è una priorità

E... se si indicasse Mario Draghi come Ministro dell'Istruzione? Non primo ministro, non ministro dell'Economia o delle finanze ma proprio là dove si definiscono le coordinate del futuro: il MIUR. Tutti lo vogliono come premier o al Quirinale ma Draghi al MIUR potrebbe fare la differenza. La scuola e l'Università sono centrali? Tutti lo scrivono, tutti lo dicono, ma si fermano alle parole di circostanza, inerti o quasi nelle scelte. Collocare Draghi al MIUR, sarebbe andare oltre. Se quella è la postazione che in Italia dovrebbe avere un ruolo prioritario, il 'demiurgo' va in quella postazione con la stessa autorevolezza e determinazione con cui si è mosso nelle banche che ha presieduto fino a ieri. E INNOVA. Quale premier potrebbe negare a un Mario Draghi tutti i finanziamenti che richiedesse per Scuola, Università e Ricerca? Chi oserebbe?


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10 giugno 2020

Eva curiosa e libera

"La colpa di Eva è stata quella di voler conoscere, sperimentare, indagare con le proprie forze le leggi che regolano l'universo, la terra, il proprio corpo, di rifiutare l'insegnamento calato dall'alto, in una parola Eva rappresenta la curiosità della scienza contro la passiva accettazione della fede..." - 
Margherita Hack

*M. HACK, "Eva curiosa e libera della nostra contemporaneità"

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05 giugno 2020

Il falso e il vero


"La nostra presente società umana è stranamente soggetta ai contagi, le idee vere e le idee false si diffondono e si confondono sopra di noi come le nuvole, mescolandosi a incubi e spettri collettivi per cui non sappiamo più distinguere il falso dal vero”.
Natalia Ginzburg, 1970

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01 giugno 2020

La Memoria e la Storia

 "La memoria è personale, riguarda la propria vicenda familiare, le radici. Mentre la storia sembra sempre di qualcun altro. Eppure, quando le due cose si uniscono, entrambe acquistano senso. La memoria rende vera, concreta, la storia. Pensiamo all’Olocausto ai sei milioni di morti. Una cifra immane, immensa, difficile da cogliere. Ma quando ogni caso, ogni storia, vengono raccontati attraverso le singole vicende di ciascuna famiglia coinvolta, ecco: tutto torna ad acquistare un senso reale, appare vicino, si può toccare. Danno concretezza alla storia, e dalla storia ricevono un contesto."
Esther Safran Foer


*Esther Safran Foer, Linkiesta.it, 20.5.2020.

Esther Safran Foer, madre dello scrittore Jonathan Safran Foer e autrice del libro  Voglio sappiate che ci siamo ancora. La memoria dopo l'Olocausto, Guanda, Parma, 2020, pp. 288.
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