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Il titolo di questo blog è ancorato ad un editoriale di Amos Luzzatto pubblicato sulle pagine del quotidiano "La Repubblica" nel giorno di Pasqua del 2001 sotto il titolo "Il valore della Libertà il rispetto della Legge".

25 febbraio 2009

Inno alla Carità

Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei un bronzo risonante o un cembalo squillante.
Se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare le montagne, ma non avessi la carità, non sarei nulla.
Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo per essere arso, e non avessi la carità, non mi gioverebbe a nulla.
La carità è paziente, è benigna la carità; a carità non invidia, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, ma si compiace della verità; tutto tollera, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
La carità non verrà mai meno.
Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà, la scienza svanirà; conosciamo infatti imperfettamente, e imperfettamente profetizziamo; ma quando verrà la perfezione, sparirà ciò che è imperfetto.
Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Da quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino.
Adesso vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia. Ora conosco in parte, ma allora conoscerò perfettamente, come perfettamente sono conosciuto.
Ora esistono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità; ma la più grande di esse è la carità.
S. Paolo - Prima lettera ai Corinzi 13,1
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20 febbraio 2009

Il dovere del medico

""Pur escludendosi l'eutanasia, cio' non significa obbligare il medico a utilizzare tutte le tecniche di sopravvivenza che gli offre una scienza infaticabilmente creatrice. In tali casi non sarebbe una tortura inutile imporre la rianimazione vegetativa, nell'ultima fase di una malattia incurabile? Il dovere del medico consiste piuttosto nell'adoperarsi a calmare le sofferenze, invece di prolungare piu' a lungo possibile, e con qualunque mezzo e a qualunque condizione, una vita che non e' piu' pienamente umana e che va verso la conclusione".piuttosto nell'adoperarsi a calmare le sofferenze, invece di prolungare piu' a lungo possibile, e con qualunque mezzo e a qualunque condizione, una vita che non e' piu' pienamente umana e che va verso la conclusione".
Paolo VI, 1970

18 febbraio 2009

Pensare politicamente

"È necessaria una visione interdisciplinare per comprendere cosa sta succedendo, per connettere i "campi" che le istituzioni tengono separati. Ognuna di queste visioni è costretta ad essere politica (nel senso originale della parola). Le premesse del pensare politicamente su una scala globale significa vedere attuarsi l'unità di una sofferenza non necessaria. Questo è il punto di partenza."
John Berger
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16 febbraio 2009

Per una società multietnica

"Deve essere possibile una realtà aperta a più comunità, non esclusiva, nella quale si riconosceranno soprattutto i figli di immigrati, i figli di famiglie miste, le persone di formazione più pluralista e cosmopolita". (...) "In simili società è molto importante che qualcuno si dedichi all'esplorazione e al superamento dei confini, attività che magari in situazioni di conflitto somiglierà al contrabbando ma è decisiva per ammorbidire le rigidità, relativizzare le frontiere, favorire l'integrazione".
Alexander Langer
*estratto da Alexander Langer Dieci punti per la convivenza interetnica , 1994.
*link al sito della Fondazione Alexander Langer
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14 febbraio 2009

Eluana

«Eluana è diventata il personaggio che bisognava lanciare, è stata una congiura di tutta l’informazione. Hanno deciso di tenere accesa questa tragedia: una scelta cinica. Hanno inventato un corpo che non c’era più. E la Chiesa scatenata a fare la Chiesa. Cosa volete che dica la Chiesa? La vita è sacra».
Franco Zeffirelli,
"La Stampa", 14 febbraio 2009
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12 febbraio 2009

Chi sono?

Chi sono?
Son forse un poeta?
No certo.
Non scrive che una parola, ben strana,
la penna dell'anima mia:
follia.
Son dunque un pittore?
Neanche.
Non ha che un colore
la tavolozza dell'anima mia:
malinconia.
Un musico allora?
Nemmeno.
Non c'è che una nota
nella tastiera dell'anima mia:
nostalgia.
Son dunque...che cosa?
Io metto una lente
dinanzi al mio cuore
per farlo vedere alla gente.
Chi sono?
Il saltimbanco dell'anima mia.
Aldo Palazzeschi

05 febbraio 2009

L'articolo 32 della Costituzione italiana...

"Ogni tempo ha il suo fascismo: se ne notano i segni premonitori dovunque la concentrazione di potere nega al cittadino la possibilità e la capacità di esprimere ed attuare la sua volontà. A questo si arriva in molti modi, non necessariamente col timore dell'intimidazione poliziesca, ma anche negando o distorcendo l'informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la scuola, diffondendo in molti modi sottili la nostalgia per un mondo in cui regnava sovrano l'ordine, ed in cui la sicurezza dei pochi privilegiati riposava sul lavoro forzato e sul silenzio forzato dei molti." (Primo Levi, 1974)
"L’onore è innanzitutto un rifiuto, un rifiuto di scendere a patti con ciò che è brutto, basso, volgare, interessato, non gratuito; un rifiuto di inchinarsi dinanzi alla forza in quanto tale. […] L’onore è una sensibilità assai viva, nei confronti delle diminuzione in cui può cadere vittima il nostro io, la nostra persona." (Lucien Febre)




L'articolo 32 della Costituzione italiana dice: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti». Ma un emendamento della Lega chiede ora ai medici di far scattare una denuncia alle forze dell'ordine per tutti gli immigrati clandestini che hanno bisogno di essere curati. Il Senato ha approvato. Proprio non possiamo scivolare in questa deriva pericolosa per la nostra democrazia, per la nostra dignità di cittadini, per la dignità di ogni Persona.
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04 febbraio 2009

Eluana

[...] Scrive la Bibbia che la parola divina sorprese Elia in modo inaspettato, sul monte Oreb. Il vento soffiava ma la parola non era nel vento. Sopravvenne un terremoto ma la parola non era nel terremoto. S’accese un fuoco ma il Signore non era nel fuoco. Infine apparve: era una voce di silenzio sottile. È a quel punto che Elia si prepara all’incontro: non con discorsi prolissi ma coprendosi il volto col mantello (1 Re 19,11). Forse la voce di silenzio sottile si sente a malapena perché viene da dentro, dalla nostra coscienza. Se solo si potesse parlare così delle questioni essenziali, del vivere e morire. Sforzandosi di capire il diverso, scoprendo quel che è comune nelle paure. Scoprendo l’aporia, che è la condizione dell’esistenza in cui manca la via d’uscita, il dubbio s’installa, e d’aiuto sono il senso del tragico o il mormorare sottile. Lì stiamo: non da una parte il popolo della vita e dall’altra la cultura della morte, da una parte i credenti dall’altra gli atei. Ma tutti egualmente confusi, sperduti, assetati, poveri di parole."
Barbara Spinelli,
"La Stampa", 4 febbraio 2009
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01 febbraio 2009

«La missione di ogni uomo consiste nell’essere una forza della natura e non un grumo agitato di guai e di rancori che recrimina perché l’universo non si dedica a renderlo felice».
George Bernard Shaw

Copyright

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