"[...] la speranza è una questione politica perché è soprattutto attiva. Non ha senso stare seduti come un cagnolino ad aspettare che qualcosa cada dal tavolo. Bisogna praticare la speranza, e per questo occorre una certa capacità che si può coltivare, una disciplina. La libertà nasce da questa disciplina, perché solo così posso davvero plasmare il mio futuro. Bisogna trascorrere la maggior parte della vita non a raggiungere la destinazione, ma a percorrere la strada. Ecco perché la felicità della ricerca mi sembra molto importante".
06 gennaio 2025
La disciplina della speranza
25 aprile 2024
Per il 25 Aprile
In giorni come questi in cui in tutti gli spazi pubblici si scontrano arroganze e ignoranze, mediocrità e insolenze su fascismo e antifascismo si dovrebbe parare a festa il 25 Aprile per ricordare che la Liberazione segnò il "tempo nuovo" della dignità per tutti. E per averne piena conferma dovremmo leggere con attenzione i lavori dell'Assemblea Costutuente, l'illuminante dibattito di giorni e giorni per definire ogni articolo, ogni parola (anche la punteggiatura) della Nostra Costituzione.
___
02 aprile 2024
Promemoria per il 25 Aprile
28 dicembre 2022
Dopo ogni guerra
Dopo ogni guerra
c’è chi deve ripulire.
In fondo un po’ d’ordine
da solo non si fa.
C’è chi deve spingere le macerie
ai bordi delle strade
per far passare
i carri pieni di cadaveri.
C’è chi deve sprofondare
nella melma e nella cenere,
tra le molle dei divani letto,
le schegge di vetro
e gli stracci insanguinati.
C’è chi deve trascinare una trave
per puntellare il muro,
c’è chi deve mettere i vetri alla finestra
e montare la porta sui cardini.
Non è fotogenico
e ci vogliono anni.
Tutte le telecamere sono già partite
per un’altra guerra.
Bisogna ricostruire i ponti
e anche le stazioni.
Le maniche saranno a brandelli
a forza di rimboccarle.
C’è chi con la scopa in mano
ricorda ancora com’era.
C’è chi ascolta
annuendo con la testa non mozzata.
Ma presto
gli gireranno intorno altri
che ne saranno annoiati.
C’è chi talvolta
dissotterrerà da sotto un cespuglio
argomenti corrosi dalla ruggine
e li trasporterà sul mucchio dei rifiuti.
Chi sapeva
di che si trattava,
deve far posto a quelli
che ne sanno poco.
E meno di poco.
E infine assolutamente nulla.
Sull’erba che ha ricoperto
le cause e gli effetti,
c’è chi deve starsene disteso
con la spiga tra i denti,
perso a fissare le nuvole.
Wislawa Szinborska
11 luglio 2022
La Storia
“Questa tempesta lo spinge irresistibilmente nel futuro, a cui volge le spalle, mentre il cumulo delle rovine sale davanti a lui al cielo. Ciò che chiamiamo il progresso, è questa tempesta".
Walter Benjamin.
____
05 luglio 2022
Genova
Dino Puncuh
25 maggio 2022
Cambiare il mondo
____
27 febbraio 2022
L'arte è resistenza
*La Repubblica, 27.2.2022
cfr. Ilya Kaminsky, Repubblica sorda, La nave di Teseo, Milano, 2021, pp. 176.
10 febbraio 2022
Giorno del Ricordo
09 gennaio 2022
Classe dirigente
"Ma tante cose avevo perso di vista; di tanti mutamenti non mi ero accorto, di tante novità. E non soltanto io: anche la gente che incontravo ogni giorno era nella mia stessa condizione. Ministri, deputati, professori, artisti, finanzieri, industriali: quella che si suole chiamare la classe dirigente. E che cosa dirigeva in concreto, effettivamente? Una ragnatela nel vuoto, la propria labile ragnatela. Anche se di fili d'oro."
Leonardo Sciascia
* Leonardo Sciascia, Todo Modo.
___
30 dicembre 2021
Difendere la libertà
01 giugno 2020
La Memoria e la Storia
*Esther Safran Foer, Linkiesta.it, 20.5.2020.
Esther Safran Foer, madre dello scrittore Jonathan Safran Foer e autrice del libro Voglio sappiate che ci siamo ancora. La memoria dopo l'Olocausto, Guanda, Parma, 2020, pp. 288.
06 maggio 2020
La Storia
16 febbraio 2020
Rimozioni e incredulità
*Primo Levi, I sommersi e i salvati, Einaudi, 1986.