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Il titolo di questo blog è ancorato ad un editoriale di Amos Luzzatto pubblicato sulle pagine del quotidiano "La Repubblica" nel giorno di Pasqua del 2001 sotto il titolo "Il valore della Libertà il rispetto della Legge".

25 aprile 2024

Per il 25 Aprile

 In giorni come questi in cui in tutti gli spazi pubblici si scontrano arroganze e ignoranze, mediocrità e insolenze su fascismo e antifascismo si dovrebbe parare a festa il 25 Aprile per ricordare che la Liberazione segnò il "tempo nuovo" della dignità per tutti. E per averne piena conferma dovremmo leggere con attenzione i lavori dell'Assemblea Costutuente, l'illuminante dibattito di giorni e giorni per definire ogni articolo, ogni parola (anche la punteggiatura) della Nostra Costituzione.

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17 aprile 2024

La Lanterna



Dovremmo insegnare ai bambini (e non solo) a non temere di scavalcare gli orizzonti perchè scrutando bene ogni orizzonte si vede una luce in lontananza che indica il 'porto' d'approdo. Porto d'approdo e di ripartenza verso nuovi orizzonti, nuovi 'porti'. La Lanterna di Genova insegna questo a tutti noi, a chi arriva, a chi parte, a chi ci vive perché qui è nato, a chi vivendo qui ha scelto di 'adottare' Genova e guardare ogni volta l'orizzonte del mare, immaginando e sognando altri orizzonti, altri porti.
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La Costituzione

 Quanto è illuminante ri/leggere con la giusta lentezza i lavori dell'Assemblea Costituente, articolo dopo articolo, parola per parola, punteggiatura compresa.

09 aprile 2024

I poeti del quotidiano



«A tutti gli illusi, a quelli che parlano al vento.

Ai pazzi per amore, ai visionari,
a coloro che darebbero la vita per realizzare un sogno.
Ai reietti, ai respinti, agli esclusi. Ai folli veri o presunti.
Agli uomini di cuore,
a coloro che si ostinano a credere nel sentimento puro.
A tutti quelli che ancora si commuovono.
Un omaggio ai grandi slanci, alle idee e ai sogni.
A chi non si arrende mai, a chi viene deriso e giudicato.
Ai poeti del quotidiano.
Ai “vincibili” dunque, e anche
agli sconfitti che sono pronti a risorgere e a combattere di nuovo.
Agli eroi dimenticati e ai vagabondi.
A chi dopo aver combattuto e perso per i propri ideali,
ancora si sente invincibile.
A chi non ha paura di dire quello che pensa.
A chi ha fatto il giro del mondo e a chi un giorno lo farà.
A chi non vuol distinguere tra realtà e finzione.
A tutti i cavalieri erranti.
In qualche modo, forse è giusto e ci sta bene…
a tutti i teatranti».

Miguel de Cervantes
, Don Chisciotte

05 aprile 2024

Mezza cultura

«Nel discorso l'uomo che sa poco e che ha poco meditato impaccia sovente colui che sa assai e pensa molto e bene. Questi avvezzo a pesare le sue parole, non può servirsi di molte armi che l'altro ha sempre alle mani. L'ignorante si serve spessissimo di proposizioni generali le quali sono spesso false, spesso dubbie, spessissimo non facenti al caso; per confutarlo si conviene risalire a una lunga e difficile questione, e appena siete sul principio, egli con un'altra sentenza vi sbalza in un'altra questione. [...] Quindi è che a molti ragionatori aggrada di più la compagnia delle persone del volgo che quella di questi tali, perché quelle errano per lo più soltanto intorno ai casi particolari [...]: dicono insomma spropositi meno estesi».

Alessandro Manzoni

A.Manzoni, "Filosofia e mezza cultura", in A. Manzoni, Opere, III, Scritti non compiuti, poesie giovanili e sparse, lettere pensieri giudizi, Milano, Sansoni, 1950, pp. 641 s.
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02 aprile 2024

Promemoria per il 25 Aprile



"Dietro il milite delle Brigate nere più onesto, più in buonafede, più idealista, c'erano i rastrellamenti, le operazioni di sterminio, le camere di tortura, le deportazioni e l'Olocausto; dietro il partigiano più ignaro, più ladro, più spietato, c'era la lotta per una società pacifica e democratica, ragionevolmente giusta, se non proprio giusta in senso assoluto, chè di queste non ce ne sono"
Italo Calvino

Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno, 1947.

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