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Il titolo di questo blog è ancorato ad un editoriale di Amos Luzzatto pubblicato sulle pagine del quotidiano "La Repubblica" nel giorno di Pasqua del 2001 sotto il titolo "Il valore della Libertà il rispetto della Legge".

30 ottobre 2021

Costruire / Ricostruire

 "Costruire, significa collaborare con la terra, imprimere il segno dell’uomo su un paesaggio che ne resterà modificato per sempre; contribuire inoltre a quella lenta trasformazione che èla vita stessa delle città. Quanta cura, per escogitare la collocazione esatta di un ponte e d’una fontana, per dare a una strada di montagna la curva più economica che è al tempo stesso la più pura!  […] Costruire un porto, significa fecondare la bellezza d’un golfo. Fondare biblioteche, è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire.  
Ho ricostruito molto: e ricostruire significa collaborare con il tempo nel suo aspetto di “passato”, coglierne lo spirito o modificarlo, protenderlo, quasi, verso un più lungo avvenire; significa scoprire sotto le pietre il segreto delle sorgenti." 
Marguerite Yourcenar

*M. Yourcenar, Memorie di Adriano  (in Id, Opere. Romanzi e racconti, Classici Bompiani, Milano, 1986, p.404). 

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Profetico

"Il latino è una lingua precisa, essenziale. Verrà abbandonata non perché inadeguata alle nuove esigenze del progresso, ma perché gli uomini nuovi non saranno più adeguati ad essa. Quando inizierà l'era dei demagoghi, dei ciarlatani, una lingua come quella latina non potrà più servire e qualsiasi cafone potrà impunemente tenere un discorso pubblico e parlare in modo tale da non essere cacciato a calci giù dalla tribuna. E il segreto consisterà nel fatto che egli, sfruttando un frasario approssimativo, elusivo e di gradevole effetto 'sonoro' potrà parlare per un'ora senza dire niente. Cosa impossibile col latino.

Giovannino Guareschi, 1956.

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23 ottobre 2021

La scienza

 

La scienza è un fuoco che illumina.”
Giorgio Parisi
Premio Nobel 2021

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04 ottobre 2021

Assenza di futuro

 "[..] Però nessuno riesce più a credere nel futuro. Anni fa ancora ci si riusciva, la musica del domani suonava alle nostre orecchie inebriante e vera.Ma ad un tratto i secoli futuri ci sono crollati davanti ai piedi. Desiderando noi un mondo migliore, non riusciamo più a contemplarlo proiettato nei secoli. Davanti a noi non ci sono più i secoli, e se anche ci fossero, non abbiamo più nessuna voglia né fantasia di sapere come si configurano. Oggi noi amiamo tutti tenacemente il presente, e ci rendiamo conto di essere strettamente legati con l'amore a un tempo che non dà nessun segno di volerci amare.”

Natalia Ginzburg,  giugno 1972.  

*in  N. Ginzburg, Vita immaginaria, Einaudi, Torino, 2021.

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