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Il titolo di questo blog è ancorato ad un editoriale di Amos Luzzatto pubblicato sulle pagine del quotidiano "La Repubblica" nel giorno di Pasqua del 2001 sotto il titolo "Il valore della Libertà il rispetto della Legge".

26 giugno 2012

La scuola (.. e anche l'Università)

“La scuola siede tra passato e futuro e deve averli presenti entrambi. E’ l’arte delicata di condurre i ragazzi sul filo del rasoio: da un lato formare il loro senso della legalità, dall’altro la volontà di leggi migliori, cioè di senso politico”.
Lorenzo Milani

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17 giugno 2012

Progettare un mondo gentile

Oslo, 16 giugno 2012

"[...] La pace nel nostro mondo è indivisibile. Fintanto che le forze negative avranno la meglio su quelle positive in una qualsiasi parte del mondo, siamo tutti a rischio. Si potrebbe obiettare che le forze negative non potranno mai essere sconfitte tutte e del tutto. La risposta è semplice: «No!». Tuttavia, fa parte delle capacità dell’uomo adoperarsi per rafforzare ciò che è positivo e per minimizzare e neutralizzare ciò che è negativo. Anche se non conseguiremo nel mondo la pace perfetta, gli sforzi comuni per raggiungerla uniranno le persone e le Nazioni nella fiducia e nell’amicizia e contribuiranno a rendere la comunità degli uomini più sicura e gentile. Uso la parola «gentile» dopo un’attenta ponderazione; potrei dire dopo un’attenta ponderazione durata molti anni. Tra gli aspetti positivi dell’avversità, trovo che il più prezioso sia costituito dalle lezioni che ho imparato sul valore della bontà d’animo. Essere gentili vuol dire dare risposte cariche di sensibilità e di calore umano alle speranze e ai bisogni degli altri. Persino la più sfuggente manifestazione di bontà d’animo può alleggerire la pesantezza di un cuore. La gentilezza può cambiare la vita delle persone. In ultima istanza, il nostro obiettivo dovrebbe essere creare un mondo dove non ci siano persone senza terra, senza un tetto e senza speranza. Ogni singolo pensiero, parola e azione che contribuisca a ciò che è positivo e un tutt’uno è un contributo alla pace. Ciascuno di noi è capace di offrire un tale contributo. [...]".
Aung San Suu Kyi


*discorso nel giorno del ritiro del Premio Nobel per la pace, assegnato nel 1991 ("La Repubblica", 17 giugno 2012).

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10 giugno 2012

Genova




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"Genova illividita.
Inverno nelle dita.
Genova mercantile,
industriale, civile".


Giorgio Caproni
Litania

01 giugno 2012

Non vogliamo

Ci domandano spesso
Cosa vogliamo per le nostre valli.
Non vogliamo
Che i fiumi si disperdano nel mare
E le montagne aride si erodano,
rimanendo allagati ad ogni piovasco.
Non vogliamo
Case insicure, senza respiro,
scuole-galere tra mura decrepite,
né fontane con quattro pisciatelle
né le piante in museo, in tre giardini
per la domenica.
Non vogliamo
Restare inerti, o non valorizzati,
o andare a venderci dispersi altrove
(senza comprendere a che ci si vende e a quale prezzo),
sprecare vite in traffici fessi
seppure con le macchine elettroniche,
farci fessi sorbendo altre reclam.
Vogliamo
Valorizzando tutto il nostro impegno
Le vallate perennemente verdi,
foreste ombrose crescere dai monti
sui vasti laghi dalle nuove dighe
mentre il mare rimane ancora mare
e sulle spiagge luccica la sabbia.
Case nel verde
Che respirino cielo pulito.
Per New York e Milano è troppo tardi.
Vogliamo una nuova città
Dove la gente impari a farsi i piani -
Farseli come persuade a ciascuno,
umili, aperti,
non rinunciando a quanto conosciamo:
con l'effettiva possibilità
di parlarci, d'intenderci
di sviluppare la nostra cultura
in rapporto con la gente più saggia
e coraggiosa al mondo, vivi e morti.
E acque democratiche vogliamo
e come l'acqua ogni fonte di vita
non di mafia, dirette dalla gente
organizzata in nuove iniziative:
consorzi non fascisti
cooperative e sindacati aperti
nuove forme di collaborazione,
affrontando i conflitti necessari
non da fiere, da uomini coscienti.
Vogliamo materiale da museo
i mafiosi e i residui parassiti,
memorie antiche di un tempo incredibile.
Danilo Dolci


(D. Dolci, Il limone lunare, 1970)
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Copyright

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