"Gli uomini che prima erano romani, fiorentini, genovesi o lombardi, ora sieno tutti presso a poco europei.”
15 marzo 2025
08 marzo 2025
8 marzo Festa della donna
07 febbraio 2025
Fine?
"Mai lasciarsi spaventare dalla parola fine"
Gianni Rodari
*C'era due volte il barone Lamberto, Torino, Einaudi, 1978.
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04 febbraio 2025
“D’improvviso volò un grido”
All'improvviso ci fu un grido,
Dal nulla, in un lampo
deciso e speziato,
ci ha svegliato da un
sonno profondo –
Rabbia –
"Dimmi, sei impazzito o
cosa?
"Rinunciare a tutto?
Già questo è disperare
Senza combattere
veramente?",
'Vai', abbiamo detto,
«Riuniamoci in mezzo a
noi,
"Piangiamo i nostri
morti,
«Aspetta che sia già
finita
Questa cosa
indescrivibile
Come muti siamo davanti
al peso del suo dolore,
Di fronte all'orrore
dei nostri sequestratori –
Quindi lascia che sia,
sii e basta,
Senza capire senza
pensare
finché non smetterai di
soffrire
La terra saccheggiata,
calpestata
La terra dello stupro,
Per un attimo le luci tremano, per un attimo le gallerie
ululeranno
E il mondo era in
bianco e nero.
E il mondo era carbone
e ghiaccio.
E nel cuore della notte
ci siamo alzati per scappare,mia moglie, io e il bambino,
E il grido è sulle mie
spalle,
e la speranza
sull'altra spalla,
ventilato e
anestetizzato -,
'Perché così è
possibile', diceva tranquillamente mia moglie,
che il bambino non
sentirà,
Non sia colpito dal
terrore,
"Eravamo la nazione più
tecnologicamente avanzata al mondo ed eravamo una nazione in
fase di avvio,
E ora si scopre che
nostro figlio aveva una deformità,
che in realtà eravamo
giusti
La fascia di
riscaldamento-
Di quello che in piazza
gridava: 'Non fate nulla! inutile!', "Guarda", sussurrò mia
moglie,'
Ecco come accade,
"Questo è quello che
sembra quando accade realmente" –
vedemmo –
Abbiamo visto convogli
lunghi e silenziosi,
che scorre dai monti
alle valli,
e inghiottito dalle
navi, inghiottito dai giorni,
«Come se in un giorno
di orrore questo Paese fosse stato creato
Troppo impegnativo, al
di là delle nostre possibilità", disse mia moglie esasperata.
"No no," schernì un
ragazzo di passaggio in scooter,
con una pistola nel
cofano,
'No, no, solo che un
giorno la tua paura è svanita, forse l'hai perduta, forse non
l'hai mai avuta,
Il desiderio del
proprio Paese' -,
"E non è che stiamo
scappando"
Ho detto a mia moglie,
'Cambiamo solo lo stato
di accumulazione,
Mi sto solo
trasferendo, in... -',
All'improvviso il
bambino parlò: 'Su, alzatevi, genitori, dalle ceneri –
La paura e la
disperazione ti rendono un uccello -,
Così parlò nostro
figlio, e davanti ai nostri occhi si rafforzò,
Ha mostrato le sue foto
da un album che non conoscevamo, di infanzie cruente, infanzie
di guerra, una culla rovinata,
Qua e là anche le foto
Infanzia potente...,
"Perché se non
risorgiamo adesso dalle ceneri", disse il figlio,
"Non ci alzeremo più,
mai" –
"Oppure ci sveglieremo
così diversi…
"Mia moglie disse:
"Così strano e terribile,
'Così duro e amaro,
e odiatori –
' finché non lo saremo
mai più
La generazione
sbagliata."
*
"Adesso è l'ultimo
momento",
ringhiò il figlio, "e
anche se sembra un luogo comune,
che significa "uno
strumento all'ora",
In questo momento si
stanno scrivendo le regole:
'Le persone che sono
rimaste se ne vanno.
«Le persone che sono
state abbandonate abbandonano. parlami, padre mio,
donne,
"Sto invecchiando,
padre, sono sulle tavole,
«La mia mente è stanca
dei giri, stanca.
"Dammi speranza, dammi
una ragione –
«Tu taci, padre mio,
dillo per te:
Ora è il momento di
combattere, persone, donne…
"Ora è il momento di
uscire per le strade e le strade,
E c'è qualcuno per cui
combattere, e c'è qualcosa per cui
Perché un tale dono,
dalla vita,
"Non accetteremo mai
più,
E non avremo più un
paese
dai Medani.
E c'è qualcuno per cui
combattere,
"Ora tutto dipende da
te,
'Ora è il momento di
alzarsi, vivere,
Essere per la gente o
non essere,
Essere umani o non
essere –
E alcuni per chi, e
alcuni per cosa,
E tutto dipende
in frenata'.
David Grossman. (Tel Aviv
1.2.2025)
* la Repubblica. 4.2.2025
12 gennaio 2025
Resilienza
Qualche volta il destino
assomiglia a una tempesta di sabbia
che muta incessantemente
la direzione del percorso.
Per evitarlo cambi l’andatura.
E il vento cambia andatura,
per seguirti meglio.
Tu allora cambi di nuovo,
e subito di nuovo il vento cambia
per adattarsi al tuo passo.
Questo si ripete infinite volte,
come una danza sinistra
con il dio della morte prima dell’alba.
Perché quel vento
non è qualcosa che è arrivato da lontano,
indipendente da te.
È qualcosa che hai dentro.
Quel vento sei tu.
Perciò l’unica cosa che puoi fare
è entrarci, in quel vento,
camminando dritto,
e chiudendo forte gli occhi
per non far entrare la sabbia.
Haruki Murakami
06 gennaio 2025
La disciplina della speranza
"[...] la speranza è una questione politica perché è soprattutto attiva. Non ha senso stare seduti come un cagnolino ad aspettare che qualcosa cada dal tavolo. Bisogna praticare la speranza, e per questo occorre una certa capacità che si può coltivare, una disciplina. La libertà nasce da questa disciplina, perché solo così posso davvero plasmare il mio futuro. Bisogna trascorrere la maggior parte della vita non a raggiungere la destinazione, ma a percorrere la strada. Ecco perché la felicità della ricerca mi sembra molto importante".
21 dicembre 2024
Educazione civica
Lettera del prof. Giancarlo Burghi, del liceo T.Tasso di Roma. 18 Dicembre 2024
18 dicembre 2024
Lei/ Tu
21 novembre 2024
Arabeschi
"Appartengo alla minoranza silenziosa. Sono di quei pochi che non hanno più nulla da dire e aspettano. Che cosa? Che tutto si chiarisca? L'età mi ha portato la certezza che niente si può chiarire: in questo paese che amo non esiste semplicemente la verità. Paesi molto più piccoli e importanti del nostro hanno una loro verità, noi ne abbiamo infinite versioni. Le cause? Lascio agli storici, ai sociologi, agli psicanalisti, alle tavole rotonde il compito di indicarci le cause, io ne subisco gli effetti. E con me pochi altri: perché quasi tutti hanno una soluzione da proporci: la loro verità, cioè qualcosa che non contrasti i loro interessi. Alla tavola rotonda bisognerà anche invitare uno storico dell'arte per fargli dire quale influenza può avere avuto il barocco sulla nostra psicologia. In Italia infatti la linea più breve tra due punti è l'arabesco. Viviamo in una rete d'arabeschi".
15 ottobre 2024
Li chiamano Hotspot
Li chiamano Hotspot / Centri di accoglienza / Centri di transito per aggirare la definizione precisa: in Albania da oggi e' attivo un Campo di concentramento (forse temporaneo), con annessa anche una prigione per rinchiudervi i 'migranti' ribelli, giovani in arrivo dal Mediterraneo per poi rinviarli nei paesi d'origine. Le Persone rinchiuse in quella struttura carceraria si ritroveranno isolate da tutti, sotto il rigido controllo di polizia o carabinieri, senza alcuna possibilita' di avere contatti con persone esterne al recinto. Che sia chiaro, senza giri di parole o definizioni fantasiose: dal 14.10.2024 in Albania e' attivo un CAMPO DI CONCENTRAMENTO costruito per rinchiudervi coloro che scavalcano deserto e mare per trovare in Europa la dignita' di migranti, sancita dalla Dichiarazione universale dei diritti del 1948. Senza neologismi l'Italia ha organizzato un vero campo di concentramento ... in Albania.