Verso Genova, sull’autostrada:
La vedi all’improvviso curvando
sul viadotto la città che si allinea
e non finisce e si accende
nella notte da ponente
fino al cielo. La vedi
sui cristalli appannati
oltre la patina di fumo
dei gasdotti che intride l’asfalto
e stringe da levante fino al mare…
La vedi a pezzi rallentando
sulla rampa di un autogrill, nel grigio
sottocosta un taglio, una sutura
corrosa tra Voltri e Sestri fino al centro.
Poi un liquefarsi di sguardi, un ingorgo
di mani sui marciepiedi
quando ti allontani… se ti allontani
e non sai che ci sei dentro…
Francesco Macciò
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