senza memoria, sete d’ombra verde;
io sono il popolano di tutti i villaggi
e delle prodigiose Capitali;
sono l’Uomo Planetario,
marinaio di tutte le finestre
della terra stordita dai motori.
Sono l’uomo di Tokyo, che si nutre
di pesciolini e bambù,
il minatore d’Europa,
fratello della notte;
l’operaio del Congo e della sabbia,
il pescatore della Polinesia,
sono l’indio d’America, il meticcio, il giallo, il nero:
e sono tutti gli altri uomini del pianeta.
Sul mio cuore firmano i popoli
un accordo di pace fino alla morte.
Jorge Carrera Andrade
____
Nessun commento:
Posta un commento