[...] Ma l'insensibilità all' osservanza delle leggi sembra diffondersi come un liquame gelatinoso; la sua sorgente è la classe politica, ma non so se a quest' ultima si contrapponga un Paese reale più sano e meno inquinato. In questo caos è sempre più difficile distinguere guardie, ladri e derubati. Certo, siamo tutti insofferenti di leggi e di regole, sempre impari, nella loro inevitabile convenzione, al fluire della vita. La maturità di un individuo e di una società consiste nell' armonia con cui si sanno conciliare giustizia ed equità, rispetto delle leggi e capacità di risolvere umanamente i conflitti che in certi casi la loro rigidezza può provocare, senza passare disinvoltamente al di sopra di esse, ma trovando una modalità anche formale di risolvere quel conflitto. Talvolta il summum ius può diventare summa iniuria, massima ingiustizia, e allora si pone un conflitto che va risolto. Ma se non c'è nessun ius, c'è sempre e soltanto la massima iniuria, il trionfo dell' ingiustizia ovvero dei più forti privi di freni nella loro oppressione dei deboli. [....].
Claudio Magris
C. Magris, La Regola é Liberta' anche se non piace, "Corriere della sera", 15 marzo 2010 [leggi tutto]
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