Non siamo altro che parvenza vivente,
materia d’ombre senza fissa luce,
vestito a collo stretto e dentro niente,
sostanza tutta fuori che ci induce
anche alla mascherata più impudente.
Guardate quello là come seduce
bischeri e becere, il papa e il potente!
Ah, bindolo da tivù che traduce
le sfarfallate d’un parlar demente
nel grugno e birignao dell’attor truce:
bamboccio a cui non manca proprio niente,
col petto in fuori sempre a far da duce.
Ma il poco o il niente, questo sì, qui manca,
nell’opulenza dove tutto stanca.
Attilio Vecchiatto
1910-1993
*estratto da Gianni Celati, Sonetti del Badalucco. Vita e pensieri dell'attore Attilio Vecchiatto in Zibaldoni e altre meraviglie.it, 2010.
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