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Il titolo di questo blog è ancorato ad un editoriale di Amos Luzzatto pubblicato sulle pagine del quotidiano "La Repubblica" nel giorno di Pasqua del 2001 sotto il titolo "Il valore della Libertà il rispetto della Legge".

04 dicembre 2011

Cristianità

"[...] Occorre anche riflettere su una dinamica storica inedita che da alcuni anni sta aprendo nuovi scenari nella penisola arabica: in quei Paesi in cui è vietata ai cristiani ogni attività missionaria perché ritenuta proselitismo sono ormai presenti più di tre milioni di cristiani giunti con i consistenti flussi migratori legati alle attività economiche e lavorative. Non si può più parlare quindi di sparute minoranze, ma di una presenza viva e operosa. C'è infine un ulteriore elemento che dovrebbe interpellare i cristiani dei Paesi dove si può serenamente professare il proprio credo: per gli avversari della fede cristiana - che sono alcuni estremisti e non l'insieme dei credenti musulmani - non vi è differenza tra siro-cattolici o copti ortodossi, tra protestanti americani o cattolici europei... per loro è chiara l'appartenenza a un'unica comunità religiosa, nella quale spariscono la differenze confessionali. È quanto i cristiani hanno già sperimentato in altre situazioni di oppressione e persecuzione: dai Gulag sovietici ai Lager nazisti, la sofferenza e il martirio subiti in nome di Cristo hanno portato a superare barriere che le rispettive istituzioni ecclesiali e le secolari divergenze teologiche avevano eretto. Quando i cristiani sono ricondotti al «caso serio» della loro fede - il testimoniare fino al dono della vita che si ha una ragione per vivere tanto forte da diventare anche ragione per morire - dimenticano quanto li divide e li contrappone e riscoprono l'essenziale che li unisce: il loro credere nella morte e resurrezione del loro Signore, il giusto che in un mondo ingiusto ha pagato con la vita la sua passione per la fraternità umana.[...]"

Enzo Bianchi


*Enzo Bianchi, Con i perseguitati non contro i persecutori, "La Stampa", 7 novembre 2010

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