Io lotto e mi ribello
Mi sono votato ad un suicidio
sociale.
Non nella
droga, come molti,
troverò il rimedio per un
mondo più giusto. Non parlo
per me, son cosi poca cosa.
Grido per coloro che non
Han più voce perché l’han
Persa urlando e piangendo
O per quelli che hanno
dimenticato di averla.
Urlo e mi strazio perché
Nemmeno l’eco io sento.
Chiedo forse l’impossibile e
La grandezza di questo ideale
Spegne a poco a poco
Tutto il mio vigore.
Nessuno lasci il suo posto
Per ascoltare il mio canto del
cigno:
a nessuno voglio sottrarre
tempo.
Fate solo un cenno con gli occhi:
mi sentirò più forte
e non soltanto illuso.
Mimmo Beneventano
*Poesia tratta dal libro Rabbia e Destino di Mimmo Beneventano (1948 - 1980), medico poeta e consigliere comunale del comune di Ottaviano, ucciso a 30 anni per il suo impegno contro la corruzione e l'abusivismo edilizio.
*link al sito della Fondazione Mimmo Beneventano.
*link al sito della Fondazione Mimmo Beneventano.
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