“Si lascia il proprio paese per disperazione, povertà, persecuzioni religiose, politiche, di orientamento sessuale, o per studio, spirito di avventura. Chi emigra ha un capitale: la sua biografia, le sue ambizioni, la ferita intima che vuoi curare con l’espatrio, che può essere fame di denaro, bisogno di sicurezza, desiderio di successo, smania di conoscenza, voglia di libertà... Chi lascia la propria terra si assume la responsabilità e l’impegno di come investire o sperperare questo capitale nell’incontro/scontro con una condizione di vita radicalmente diversa e spesso ostile”.
Eugenio Barba
Eugenio Barba
*"Venerdì di Repubblica", 1.2.2019.
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