"Bisogna guardarsi dal senno del poi e dagli stereotipi. Più in generale, bisogna guardarsi dall'errore che consiste nel giudicare epoche e luoghi lontani col metro che prevale nel qui e nell'oggi: errore tanto più difficile da evitare quanto più è grande la distanza nello spazio e nel tempo. E' questo il motivo per cui, a noi non specialisti, è così ardua la comprensione dei testi biblici ed omerici, o anche dei classici greci e latini. Molti europei di allora, e non solo europei, e non solo di allora, si comportarono e si comportano come Palmström, negando l'esistenza delle cose che non dovrebbero esistere. Secondo il senso comune, che Manzoni accortamente distingueva dal «buon senso», l'uomo minacciato provvede, resiste o fugge; ma molte minacce di allora, che oggi ci sembrano evidenti, a quel tempo erano velate dall'incredulità voluta, dalla rimozione, dalle verità consolatorie generosamente scambiate ed autocatalitiche."
Primo Levi*Primo Levi, I sommersi e i salvati, Einaudi, 1986.
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