"La memoria è personale, riguarda la propria vicenda familiare, le radici. Mentre la storia sembra sempre di qualcun altro. Eppure, quando le due cose si uniscono, entrambe acquistano senso. La memoria rende vera, concreta, la storia. Pensiamo all’Olocausto ai sei milioni di morti. Una cifra immane, immensa, difficile da cogliere. Ma quando ogni caso, ogni storia, vengono raccontati attraverso le singole vicende di ciascuna famiglia coinvolta, ecco: tutto torna ad acquistare un senso reale, appare vicino, si può toccare. Danno concretezza alla storia, e dalla storia ricevono un contesto."
Esther Safran Foer*Esther Safran Foer, Linkiesta.it, 20.5.2020.
Esther Safran Foer, madre dello scrittore Jonathan Safran Foer e autrice del libro Voglio sappiate che ci siamo ancora. La memoria dopo l'Olocausto, Guanda, Parma, 2020, pp. 288.
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