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Il titolo di questo blog è ancorato ad un editoriale di Amos Luzzatto pubblicato sulle pagine del quotidiano "La Repubblica" nel giorno di Pasqua del 2001 sotto il titolo "Il valore della Libertà il rispetto della Legge".

31 luglio 2020

Incipit

"Talmud significa studio. Studiare il Talmud significa studiare lo studio. “Studierai la Torà giorno e notte” è un comandamento biblico ugualmente valido per lo studio del Talmud. L’accento insiste soprattutto sullo studio come terapia contro il male, così come la preghiera serve a proteggerci dalle disgrazie.
Con la preghiera chiamiamo in causa Dio affinché si intrometta negli avvenimenti che ci riguardano, ma è con lo studio che lo facciamo partecipare a dei dibattiti, dove – d’altronde – non sempre fa una gran bella figura. È proprio così, e Dio stesso non può farci niente: in una discussione sull’interpretazione della Legge le parole del saggio pesano più della visione del profeta.
Impareggiabile capolavoro della memoria ebraica, il Talmud (due milioni e mezzo di parole) copre ogni aspetto di tutte le attività umane. Letteratura e giurisprudenza, medicina e geometria, geografia e astronomia, parabole e aforismi, problemi dell’individuo nei confronti della società, comportamento verso lo straniero, domande sul senso della vita, interpretazione della Legge e analisi psicologica, conflitti culturali e religiosi: «Girate dunque quelle pagine – dice un saggio – giratele bene, perché là dentro c’è tutto». Per me, il Talmud è ancora un’altra cosa. È un canto indimenticabile, quello della mia infanzia".

Elie Wiesel

*Elie Wiesel, Maestri e leggende del Talmud. Giuntina, Firenze, (Incipit)
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