"Talmud significa studio. Studiare il Talmud significa studiare lo studio. “Studierai la Torà giorno e notte” è un comandamento biblico ugualmente valido per lo studio del Talmud. L’accento insiste soprattutto sullo studio come terapia contro il male, così come la preghiera serve a proteggerci dalle disgrazie.
Con la preghiera chiamiamo in causa Dio affinché si intrometta negli avvenimenti che ci riguardano, ma è con lo studio che lo facciamo partecipare a dei dibattiti, dove – d’altronde – non sempre fa una gran bella figura. È proprio così, e Dio stesso non può farci niente: in una discussione sull’interpretazione della Legge le parole del saggio pesano più della visione del profeta.
Impareggiabile capolavoro della memoria ebraica, il Talmud (due milioni e mezzo di parole) copre ogni aspetto di tutte le attività umane. Letteratura e giurisprudenza, medicina e geometria, geografia e astronomia, parabole e aforismi, problemi dell’individuo nei confronti della società, comportamento verso lo straniero, domande sul senso della vita, interpretazione della Legge e analisi psicologica, conflitti culturali e religiosi: «Girate dunque quelle pagine – dice un saggio – giratele bene, perché là dentro c’è tutto». Per me, il Talmud è ancora un’altra cosa. È un canto indimenticabile, quello della mia infanzia".
Elie Wiesel
*Elie Wiesel, Maestri e leggende del Talmud. Giuntina, Firenze, (Incipit)
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