“La disperazione non giustifica viaggi a rischio”.
Se nel 2023 queste sono le affermazioni di un uomo di Governo significa che proprio non sa che cosa sia la "DISPERAZIONE", significa che poco conosce le vicende della storia umana. Non conosce neppure la 'disperata speranza' di quel padre che nel 1944 decise di riparare in Svizzera attraverso sentieri di montagna e nel giro di poco tempo fu rinchiuso in una cella S. Vittore e da lì in un vagone piombato verso i campi di sterminio, insieme alla piccola Liliana (Segre), sua figlia.
Anche quello era stato un "viaggio a rischio".
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