L’opuscolo di propaganda che ti dice?
Illustra la sorte nefanda (cioè
da non dirsi) del popolo infelice
– t’introduce al benessere dal suo
contrario, e fuor di questo
benessere non c’è
(“siatene certi”) bene prevedibile.
“Una merenda al cittadino onesto,
amore senza rischi, una crociera
alle Canarie o al Baltico, una casa
coperta da ipoteca redimibile.
S’allargano i confini dello scibile
se muta il presupposto
– c’è Luna,
di gennaio o d’agosto,
che aspetta una fortuna: i volontari
(è tutto già disposto)
dei voli interstellari.
Altro non c’è,
fuori che questo, vero disponibile.
Per quattro impiccagioni
rovinarsi la cena è una follia:
mondo che vai e tecniche diverse,
il risultato è uguale…
Ma piuttosto
considera il mercato potenziale
ancora chiuso ai traffici
– una volta sul posto:
daremo frigoriferi
in cambio di caviale.
L’anima, il bene e il male, vecchie storie…
È tutto garantito
ciò che potremo dare
a prezzo ragionevole
in cambio d’una tregua militare:
i biliardini elettrici
ai malati di nervi,
concerti nelle fabbriche e una dieta
quasi conforme per padroni e servi.
Daremo anche il poeta
che colga a prima vista
un neroblù di rondine nel cielo
– per la squallida coppia socialista,
domenica sulle rive del mar Nero”.
Giovanni Giudici 1958
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