"[...] Esiste una verità delle parole, e questa è costituita dalle loro stratificazioni semantiche, dai loro sedimenti metaforici, dalle loro potenzialità inespresse. Quando parliamo, che lo vogliamo o no, ci rivolgiamo ai secoli. Ogni nostro gesto linguistico, ogni nostra iniziativa verbale ci colloca in un continuum, in una perennità, che ci lega in una volta a quel che è stato e a quel che pretendiamo che sia. Ce ne accorgiamo? Dovremmo, perché non c’è parola che non ci imponga grandi responsabilità, come qualunque essere vivente. Non conoscere le parole ci porterà a commettere prima o poi gravi torti. Non conoscere le parole è tradire la vita. [...]."
Nicola Gardini
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