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Il titolo di questo blog è ancorato ad un editoriale di Amos Luzzatto pubblicato sulle pagine del quotidiano "La Repubblica" nel giorno di Pasqua del 2001 sotto il titolo "Il valore della Libertà il rispetto della Legge".

19 agosto 2025

Lei/ Tu

 "A parte chiamarlo Ces o Pav ci davamo tutti del lei all’epoca. E non per tenere le distanze, tutt’altro, era un modo per avvicinarci sottolineando il rispetto e la considerazione per l’altro. Adesso ci si dà subito del tu per la ragione opposta: si finge di avvicinarsi per nascondere il poco apprezzamento nei confronti dell’altro."

Manuela Cattaneo Della Volta

*"Ricordando Pavese ..." , yitali.com, 19.8.2025.

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22 luglio 2025

Piazza Alimonda 2001

In quell'istante ben documentato da immagini e fotogrammi, furono in gioco due giovani quasi coetanei tra urla, sudore e caldo bollente e tanta violenza, da ore. La foto che ha fato il giro del mondo é lo scatto di un "duello" tra coetanei, due giovani che mai si erano incontrati, dentro e fuori di un mezzo della polizia in una situazione di assedio. Questione di terrore per chi era asserragliato dentro il mezzo, circondato da ogni finestrino ...una spranga che entra all'interno, un estintore che sta per essere lanciato contro il parabrezza ...e uno sparo che decide per sempre le sorti di quel "duello" fatto di istanti, ben documentati da una fotografia, decisiva per la dinamica di quel che accadde quel pomeriggio in P.zza Alimonda. Se il "duello" avesse avuto la conclusione opposta ...chi e quanti avrebbero dedicato un pensiero, un fiore, una targa, una cerimonia pubblica per ricordare l'altra vita spezzata, l'Altro?

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20 luglio 2025

"Fatti furbo"

Se ci pensiamo bene in Italia il Primo Comandamento, quello che domina su ogni altro, è "Fatti furbo", quello che (apparentemente) ti salva dalle prevaricazioni pubbliche e private. Da sempre a scuola è normale copiare o scopiazzare perchè quel che conta non è 'sapere' ma far finta di sapere e prendere un buon voto (arrivismo). Devi fare la tesi? fatti furbo perchè quel che conta è il 'pezzo di carta' (arrivismo). Ti devi inserire nel mondo del lavoro? fatti furbo e procurati la giusta raccomandazione (arrivismo). Hai bisogno di una pratica burocratica? fatti furbo perchè in ogni ufficio, in ogni piano, a ogni livello, si trova la persona che solo per te accelera l'iter (...magari quello o quella che sui banchi di scuola aveva copiato o scopiazzato dal compagno di banco). Vuoi vincere un concorso o un appalto? fatti furbo e metti in conto il prezzo della corruzione (arrivismo). Il semaforo è rosso ma tu pedone 'fatti furbo' e attraversa, posteggia in seconda fila, aggira la coda al supermercato (arrivismo sempre). Fatti furbo. Il gran motore è quel "Fatti furbo", Primo Comandamento (inconsapevolmente) imparato e praticato sui banchi di scuola, sempre utile nei tornanti della vita, quel 'fatti furbo' che calpesta la dignità della persona e riduce in cancrena il sentire democratico.

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13 luglio 2025

Educarsi

 Educarsi per arrivare alla fine del mondo con dignità.
Goffredo Fofi

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09 luglio 2025

Non c'è libertà senza requisiti

 "La graduale scomparsa dei tempi (congiuntivo, passato semplice, imperfetto, forme composte del futuro, participio passato) dà luogo ad un pensiero al presente, limitato al momento, incapace di proiezioni nel tempo.
La generalizzazione del “tu”, la scomparsa delle maiuscole e della punteggiatura sono altrettanti colpi mortali portati alla sottigliezza dell'espressione.
Cancellare la parola ′′signorina′′ non solo è rinunciare all'estetica di una parola, ma anche promuovere l'idea che tra una bambina e una donna non c'è nulla.
Meno parole e meno verbi coniugati rappresentano inferiori capacità di esprimere le emozioni e meno possibilità di elaborare un pensiero.
Studi hanno dimostrato che parte della violenza nella sfera pubblica e privata deriva direttamente dall'incapacità di mettere parole sulle emozioni.
Senza parole per costruire un ragionamento, il “pensiero complesso”, caro a Edgar Morin, è ostacolato, reso impossibile.
Più povero è il linguaggio, meno esiste il pensiero.
La storia è ricca di esempi e gli scritti sono molti da Georges Orwell in 1984 a Ray Bradbury in Fahrenheit 451 che hanno raccontato come le dittature di ogni obbedienza ostacolassero il pensiero riducendo e torcendo
il numero e il significato delle parole.
Non c'è pensiero critico senza pensiero. E non c'è pensiero senza parole.
Come costruire un pensiero ipotetico-deduttivo senza avere il controllo del condizionale?
Come prendere in considerazione il futuro senza coniugare il futuro?
Come comprendere una contemporaneità o un susseguirsi di elementi nel tempo, siano essi passati o futuri,
nonché la loro durata relativa, senza una lingua che distingua tra ciò che sarebbe potuto essere, ciò che è stato, ciò che è, cosa potrebbe accadere, e cosa sarà dopo ciò che potrebbe accadere?
Se un grido dovesse farsi sentire oggi, sarebbe quello rivolto a genitori e insegnanti: fate parlare, leggere e scrivere i vostri figli, i vostri studenti.
Insegna e pratica la lingua nelle sue forme più svariate, anche se sembra complicata, soprattutto se complicata. Perché in questo sforzo c'è la libertà.
Coloro che spiegano a lungo che bisogna semplificare l'ortografia, scontare la lingua dei suoi “difetti", abolire generi, tempi, sfumature, tutto ciò che crea complessità sono i becchini della mente umana.
Non c'è libertà senza requisiti. Non c'è bellezza senza il pensiero della bellezza".
Christophe Clavè

*esperto di Linguaggio e QI

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11 giugno 2025

Previsioni

 "La nostra generazione dovrà pentirsi non solo per le parole e le azioni cariche d’odio dei malvagi, ma anche per lo spaventoso silenzio dei buoni."

Ken Follett

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04 giugno 2025

Liliana badante in Italia

 Che ci faccio qui di Domenico Iannacone si conferma un esemplare modello di tv pubblica. Storie minime di uomini, donne, raccontate come PERSONE. Persone come la minuta Liliana, badante che, dalla Romania, affamata di tutto all'indomani della dittatura, raggiunge l'Italia e qui scopre la compagnia e la bellezza dei libri, scopre Calvino, Pavese, Michelangelo ecc. Anno dopo anno, di famiglia in famiglia riesce a consegnare benessere alle figlie rimaste a casa trovando tutta la sua Dignità di donna migrante nella scrittura, pubblica libri di racconti e storie tra la Romania e l'Italia. Grazie a chi ha scelto di presentare alla tv (pubblica) la storia di Liliana tra silenzi e sguardi, una lezione di Storia europea, di vite migranti e del vivere luminoso la condizione della donna, donna madre e donna figlia che tutto lascia per "qualche mese" e trascorre anni e decenni nella provincia italiana a prendersi cura di bambini o vecchi, scegliendo come sua vera casa una biblioteca tra scaffali e libri stracolmi di "vita".

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22 maggio 2025

Il dovere della speranza



"L’odio ha tanti agenti: più la guerra va avanti più crescono. In una situazione così brutta, sperare è un atto di protesta. Non possiamo lasciare la realtà nelle mani dei codardi, di chi odia o di chi assiste passivamente a quello che succede".

David Grossman

*laRepubblica, 22.5.2025.


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09 maggio 2025

Tina Anselmi

 Non dobbiamo essere intaccati da questa mistura del potere senza cultura valoriale ed etica”. 
Tina Anselmi

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15 marzo 2025

1764 - Appello a sentirsi europei

"Gli uomini che prima erano romani, fiorentini, genovesi o lombardi, ora sieno tutti presso a poco europei.”

Il Caffè, 1° giugno 1764.

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