"L’onestà intellettuale è di chi sa coltivare per sé un pensiero aperto e libero, capace di un costante confronto con la realtà e con le realtà degli altri pensieri; un pensiero di forti ragioni e coraggiose umiltà. Chi è intellettualmente onesto non solo non ruba ma non tollera il furto in sé, e sa costruire dal suo pensiero una realtà dove il furto sia intollerabile per tutti. L’onestà intellettuale è dunque qualcosa di più del semplice dovere di essere ligi alle leggi dello Stato, richiede di aderire alle leggi interiori, agli imperativi che vengono posti allo spirito; è una virtù non solo una buona condotta. E abbiamo bisogno di masse di uomini non solo incensurati e incensurabili, ma anche virtuosi."
Maurizio Maggiani, “Il Secolo XIX”, 29 maggio 2008
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