" Un più alto concetto della vita e della moralità individuale, ci spinge a disprezzare tutta questa caterva di uomini posti in alto o in basso, che non sentendo in alcun grado la terribile serietà di ogni atto individuale, ogni scelta, giocano spensieratamente con la vita - si che l'inerzia, il deficiente senso di responsabilità, la scarsa energia fattiva, e costruttiva, e l'indecorosa e disonesta condotta, ci appariscono (sic) come conseguenze già incluse in un male ben più profondo, ch'è la fiacca ed arretrata vita morale dell'individuo. Un più alto concetto dei fini propri della convivenza sociale in genere che si chiama l'Italia, ci fa disprezzare e compiangere vari decenni di vita politica ed amministrativa del Regno, che hanno tradotto in fatti, talora irrimediabili di vita pubblica, la pochezza morale, la povertà fattiva ed intellettuale della classe dirigente. E constatiamo con impazienza e con sdegno quale immane peso poi dovremmo poi rimuovere dal nostro cammino di popolo, prima di poter intraprendere una vita nazionale corrispondente all'attuale realtà dei nostri ideali e dei nostri bisogni".
Giovanni Amendola, Firenze 1910
Nessun commento:
Posta un commento