“Per il soldato la prigionia può essere anche un rifugio,
per noi è la morte, e che morte! La morte di quel partigiano a cui i tedeschi
strapparono le unghie prima di farlo fucilare”.
Emanuele Artom
*E. Artom, Diari di un partigiano ebreo”, a cura di G. Swartz, Bollati
Boringhieri, Torino, 2008.
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