"La multietnicità propria delle società moderne non va vissuta come un pericolo bensì come un valore, una opportunità comune di crescita, ma perché questa aspirazione si trasformi in realtà compiuta è necessario far vivere una cultura della solidarietà che è qualcosa di più ricco e impegnativo di una cultura della tolleranza. Sento parlare di classi separate per bambini immigrati, di sbarramenti…, ma una società multietnica pienamente democratica, deve abbattere i ghetti e non realizzarne di nuovi. L'inclusione non è nemica di un comprensibile bisogno di sicurezza."
Elie Wiesel
Nei giorni scorsi l’organizzazione non governativa European Network Against Racism (ENAR) ha presentato al Parlamento Europeo l'Enar Shadow Report 2009-2010 nel quale si evidenzia che. l’Italia è il secondo Paese d’Europa per maltrattamenti, aggressioni e violenze a sfondo razziale. Le prime vittime sono i cittadini di origine africana, i rom e sinti. Davvero un primato sconsolante emerso proprio nei giorni della Liberazione che, prima di ogni altra cosa fu "liberazione" delle leggi razziali e dalla persecuzione, praticate anche in Italia con esiti devastanti. Negli ultimi anni le manifestazioni di intolleranza verso gli immigrati sono scivolate in una forma di "razzismo quotidiano", ben visibile in ogni ambito. A ciascuno di noi è afffidato l'imperativo di contrastare con determinazione ogni esibizione di razzismo, anche quella che ci pare di poco conto.
*link al documento Racism in Europe - ENAR Shadow Report 2009/2010, Bruxelles, 2011 (42 pp. in formato pdf)
*link al sito di ENAR - European Network Against Racism. Bruxelles.
___