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Il titolo di questo blog è ancorato ad un editoriale di Amos Luzzatto pubblicato sulle pagine del quotidiano "La Repubblica" nel giorno di Pasqua del 2001 sotto il titolo "Il valore della Libertà il rispetto della Legge".

29 aprile 2012

Università

 
"[...] È facile indicare gli innegabili difetti del sistema accademico, ed è indispensabile porvi rimedio, ma questo non deve portare a distruggerlo. Svalutando la didattica e la trasmissione del sapere, la nostra società si condanna a divorare la sua stessa sostanza cerebrale. Così il progetto sarà completo, e avremo un mondo popolato di tronisti e sportivi, finalmente disinfettato da qualsiasi elemento critico. D'altronde, la nostra classe politica va allo stadio, alla ricerca di un completo mimetismo con gli aspetti primari del suo elettorato. Perché ostinarsi ad appannare la superficie di questo perfetto rispecchiamento?
[...] Riprendo alcune note sulla riforma universitaria riguardo ai nuovi, equivoci parametri di produttività che dovrebbero ispirare i criteri di valutazione degli studenti. Credo sia venuto il momento di rivendicare, anche a livello accademico, la specificità dell'attività critica. Rispetto alle metodologie aziendali, essa non rappresenta un'eccezione, bensì l'espressione di una dimensione gnoseologica diversa, inassimilabile al linguaggio del marketing, e che si cercherebbe inutilmente di quantificare in termini di costi e ricavi.
Se dovessi illustrare tutto ciò con un'immagine, penserei alla differenza fra sistema digitale e sistema analogico. In certo modo, i nuovi controllori riconoscono soltanto il primo: il che equivale a pretendere che un orologio con lancette e quadrante debba indicare l'ora numericamente. Nessuno di loro sembra sfiorato dall'idea che, al posto delle cifre, l'informazione possa essere trasmessa secondo altre procedure; per esempio, tramite l'esame dei rapporti spaziali, l'analisi della posizione reciproca fra le componenti, e così via. Di fronte a tali pretese, bisogna ribadire la peculiarità di un sapere, quello letterario, alternativo, ramificato, irriducibile alla logica da cui sorge, per esempio, la brutale schematizzazione dei test a scelta multipla. [...]."
Valerio Magrelli
*V. Magrelli, Quarantacinque giri: diario aprile-giugno 2008, "Nuovi Argomenti", 43, 2008.
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