"Io
voglio spiegarvi tutto, tutto, tutto! Oh, sì! Pensate che sia un utopista? Un
filosofo? Oh, no,
ve lo assicuro, i miei pensieri sono semplicissimi... Non ci credete?
Sorridete? Sapete, a volte sono
vigliacco perché perdo la fede. Poc'anzi mentre venivo qui, pensavo: "Che
cosa dirò loro per incominciare?
Con quale parola bisogna incominciare perché loro ci capiscano qualcosa?".
Come avevo
paura, ma per voi avevo ancora più paura, molta di più! E invero avevo ragione
di avere paura,
o non era vergognoso nutrire tale timore? Che importa se un branco di vili
retrogradi si oppone
a un solo emancipato? Che felicità ora che mi accorgo che non siete un branco
di retrogradi, ma
siete persone vive! Non dobbiamo preoccuparci di essere ridicoli, vero? Perché
è proprio così, siamo
ridicoli, superficiali, con cattive abitudini, ci annoiamo, non sappiamo
osservare, non sappiamo
comprendere, siamo tutti della stessa pasta, tutti, sia voi sia io, sia loro!
Ecco non vi offendete
se vi dico in faccia che siete ridicoli? E se è così, non è vero che siete
materia viva? Sapete,
secondo me, essere ridicoli a volte è bene, persino meglio: è più facile
perdonarsi l'un l'altro,
è più facile riconciliarsi. Non si può capire tutto subito, non si può
cominciare dalla perfezione!
Ci sono tante cose da non capire prima di raggiungere la perfezione! Quando si
capisce troppo
in fretta, non si capisce bene. Lo dico a voi, a voi che siete già in grado di
capire molto e... di non capire"
F. Dostoevskyj, L’Idiota.
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