"[..] Però nessuno riesce più a credere nel futuro. Anni fa ancora ci si riusciva, la musica del domani suonava alle nostre orecchie inebriante e vera.Ma ad un tratto i secoli futuri ci sono crollati davanti ai piedi. Desiderando noi un mondo migliore, non riusciamo più a contemplarlo proiettato nei secoli. Davanti a noi non ci sono più i secoli, e se anche ci fossero, non abbiamo più nessuna voglia né fantasia di sapere come si configurano. Oggi noi amiamo tutti tenacemente il presente, e ci rendiamo conto di essere strettamente legati con l'amore a un tempo che non dà nessun segno di volerci amare.”
Natalia Ginzburg, giugno 1972.
*in N. Ginzburg, Vita immaginaria, Einaudi, Torino, 2021.
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