"Sul principio gli uomini avevano accettato di essere isolati dall’esterno come avrebbero accettato una qualunque temporanea noia che non disturbasse se non alcune delle loro abitudini. Ma fatti coscienti all’improvviso di una sorta di sequestro, sotto il coperchio del cielo dove cominciava a lievitare l’estate, sentivano confusamente che la reclusione minacciava tutta la loro vita, e venuta la sera, l’energia che ritrovavano con la frescura li spingeva talvolta ad atti disperati. Prima di tutto, che sia stato o no per effetto di una coincidenza, a cominciare da quella settimana, vi fu nella nostra città una paura così generale e profonda da far supporre che i nostri concittadini cominciassero davvero ad aver coscienza della loro situazione."
Albert Camus
A.Camus, La peste
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