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Il titolo di questo blog è ancorato ad un editoriale di Amos Luzzatto pubblicato sulle pagine del quotidiano "La Repubblica" nel giorno di Pasqua del 2001 sotto il titolo "Il valore della Libertà il rispetto della Legge".

31 luglio 2020

Incipit

"Talmud significa studio. Studiare il Talmud significa studiare lo studio. “Studierai la Torà giorno e notte” è un comandamento biblico ugualmente valido per lo studio del Talmud. L’accento insiste soprattutto sullo studio come terapia contro il male, così come la preghiera serve a proteggerci dalle disgrazie.
Con la preghiera chiamiamo in causa Dio affinché si intrometta negli avvenimenti che ci riguardano, ma è con lo studio che lo facciamo partecipare a dei dibattiti, dove – d’altronde – non sempre fa una gran bella figura. È proprio così, e Dio stesso non può farci niente: in una discussione sull’interpretazione della Legge le parole del saggio pesano più della visione del profeta.
Impareggiabile capolavoro della memoria ebraica, il Talmud (due milioni e mezzo di parole) copre ogni aspetto di tutte le attività umane. Letteratura e giurisprudenza, medicina e geometria, geografia e astronomia, parabole e aforismi, problemi dell’individuo nei confronti della società, comportamento verso lo straniero, domande sul senso della vita, interpretazione della Legge e analisi psicologica, conflitti culturali e religiosi: «Girate dunque quelle pagine – dice un saggio – giratele bene, perché là dentro c’è tutto». Per me, il Talmud è ancora un’altra cosa. È un canto indimenticabile, quello della mia infanzia".

Elie Wiesel

*Elie Wiesel, Maestri e leggende del Talmud. Giuntina, Firenze, (Incipit)
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27 luglio 2020

Immigrazione - istruzione

"Anche l'immigrazione è un problema di istruzione. La mescolanza nella specie umana è sopravvivenza. La nostra è una grande nazione perché siamo un Paese di bastardi, che è l'insulto che ci rivolgiamo più spesso. Siamo un Paese felicemente bastardo che ha mischiato qualunque etnia abbia attraversato la nostra terra. Questo ha permesso all'Italia di essere la più grande ricchezza di  patrimonio culturale della storia."
Curzio Maltese

*Curzio Maltese, Scuola, a lezione dal "maestro" Caproni, Repubblica,  27.7.2020.

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24 luglio 2020

Letture facoltative

"In quanto un po' all'antica, ritengo che la lettura sia il più bel passatempo mai hai escogitato dall'umanità. L'homo ludens danza, canta, si produce in gesti pieni di significato, assume pose, si acconcia, banchetta e celebra elaborate cerimonie. Non voglio sottovalutare l'importanza di simili passatempi -senza la vita umana scorrerebbe con una monotonia inimmaginabile e forse andrebbe allo sbando. Tuttavia si tratta di azioni di gruppo su cui aleggia più o meno percettibile quel certo odore da addestramento militare collettivo. Con un libro in mano l'homo ludens è libero. Almeno nella misura in cui gli è concesso esserlo. E' lui a stabilire le regole del gioco, obbedendo soltanto alla propria curiosità. Gli è dato di leggere sia libri intelligenti, dai quali apprendere qualche cosa, sia libri sciocchi, perché anche da quelli è possibile ricavare informazioni. E' libero di non leggere un libro sino alla fine, di cominciarne un altro dall'ultima pagina, risalendo verso l'inizio. E' libero di farci una risatina là dove non è previsto, o di soffermarsi inaspettatamente su parole che poi ricorderà per tutta la vita. E' libero infine - e nessun altro passatempo lo consente - di prestare ascolto alle argomentazioni di Montaigne o di fare un tuffo nel Mesozoico."
Wislawa Szymborska

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21 luglio 2020

Il Fascismo conviene agli italiani ...

"Il Fascismo conviene agli italiani perché è nella loro natura e racchiude le loro aspirazioni, esalta i loro odi, rassicura la loro inferiorità. Il fascismo è demagogico ma padronale, retorico, xenofobo, odiatore di cultura, spregiatore della libertà e della giustizia, oppressore dei deboli, servo dei forti, sempre pronto a indicare negli "altri" le cause della sua impotenza o sconfitta. Il fascismo è lirico, gerontofobo, teppista se occorre, stupido sempre, ma alacre, plagiatore, manierista. Non ama la natura, perché identifica la natura nella vita di campagna, cioè nella vita dei servi; ma è cafone, cioè ha le spocchie del servo arricchito. Odia gli animali, non ha senso dell'arte, non ama la solitudine, né rispetta il vicino, il quale d'altronde non rispetta lui. Non ama l'amore, ma il possesso. Non ha senso religioso, ma vede nella religione il baluardo per impedire agli altri l'ascesa al potere..."
Ennio Flaiano, Diario degli errori, 1976.

*Postilla:
Se ci pensiamo bene il cinema italiano ha rappresentato alla perfezione questo "italiano tipo" (qui descritto da Ennio Flaiano). interpretato di volta in volta da Alberto Sordi, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Paolo Villaggio ecc., figure prevaricanti nella storia raccontata, ciniche e amorali, immancabilmente capaci di mettere all'angolo l'italiano perbene, che pure c'era e probabilmente è la maggioranza.

19 luglio 2020

Il diavolo oggi è l’approssimativo

"Il diavolo oggi è l’approssimativo.
Per diavolo intendo la negatività senza riscatto, da cui non può venire nessun bene. Nei discorsi approssimativi, nelle genericità, nell'imprecisione di pensiero e di linguaggio, specie se accompagnati da sicumera e petulanza, possiamo riconoscere il diavolo come nemico della chiarezza, sia interiore sia nei rapporti con gli altri, il diavolo come personificazione della mistificazione e dell'automistificazione.
Dico l’approssimativo, non il complicato; quando le cose non sono semplici, non sono chiare, pretendere la chiarezza, la semplificazione a tutti i costi, è faciloneria, e proprio questa pretesa obbliga i discorsi a diventare generici, cioé menzogneri. Invece lo sforzo di cercare di pensare e d’esprimersi con la massima precisione possibile proprio di fronte alle cose più complesse è l’unico atteggiamento onesto e utile. Riuscire a definire i propri dubbi è molto più concreto che qualsiasi affermazione perentoria le cui fondamenta si basano sul vuoto, sulla ripetizione di parole il cui significato si è logorato per il troppo uso"
Italo Calvino 

*“Domenica del Corriere”, febbraio 1978. 

03 luglio 2020

Poesia



"Viviamo in un mondo
dove il funerale è più
importante del morto,
il matrimonio più dell'amore,
e il corpo più dell'intelletto.
Viviamo la cultura
del contenitore
che disprezza il contenuto"
Eduardo Galeano

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01 luglio 2020

Poesia

Sia benedetta la luce
dell'errore, la piccola distrazione
che ti porta le braccia nelle ortiche,
il cuore che ti dura come la fiamma
di un cerino.
Sì, è così breve
e dura la vita, ma è anche il garbo
del mio gatto sul balcone,
il rumore dell'acqua nel lavandino.
Non è il poco o il molto
la soluzione, e neppure il qui
o l'altrove,
è quella grazia che ti distrae
da te stesso, quel gesto
in cui chiedi scusa per un torto.
Sia benedetta la fila dei minuti
che passiamo in mezzo ai vivi,
e poi sia benedetto il resto,
il niente, il nulla, il tempo morto.

Franco Armino


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Copyright

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