E l’origine di questa immensità è la speranza che si libera nell’atto stesso del parto. Certo, noi siamo sempre troppo disattenti e la società di cui siamo, nonostante tutto, figli o figliastri, favorisce e alimenta una vita e uno sguardo distratto. Ma la donna, ogni volta, è in grado di sconquassare le nostre svagatezze mostrandoci un accadimento colossale. Quello della nostra nascita, appunto. Un atto di gloria, di umiltà trionfante che ci riporta dentro la nostalgia dell’essere creati. E insieme al nuovo individuo si origina la potenza più alta e invincibile che questa terra ci dia la possibilità di contemplare. La più grande di tutte le astrazioni e di tutti i meccanismi. Il vero, puro, sublime, commovente motore del mondo. Sua maestà la Madre.
Mina
*Mina, Sua maestà la Madre, "La Stampa", 9 maggio 2010
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