[...] L'istruzione è cruciale perché vi sia progresso: si tratta dello strumento più efficace per spostare le barriere intellettuali e disegnare nuove possibilità. L'istruzione è essenziale per l'apprendimento dei saperi elementari e per la nostra prosperità individuale, è la base per il benessere nazionale, e ciononostante almeno nel mio paese, gli Stati Uniti, essa è in un processo di drammatico declino. L'istruzione primaria e secondaria, i primi dodici anni di studio negli Stati Uniti, è prossima al collasso. I nostri ragazzi sono meno istruiti, meno informati, meno competenti rispetto a venti, trent'anni fa. Il sistema scolastico è diventato sede di finalità che non hanno nulla a che spartire con l'istruzione. Non esistono né standard né dati comparativi, e cosa ancor più importante, questa condizione cognitiva catastrofica trova una diffusa compiacenza perché non è recentissima ma alla seconda generazione. Il collasso è iniziato fra la fine degli anni 60 e i primi anni 70, e oggi abbiamo pertanto una generazione di genitori che sono stati 'truffati' da quel sistema educativo, e che non possono percepire la mediocrità dell'istruzione che ricevono i loro figli. Ciò è evidente nel declino delle high school, e della qualità degli studenti che si iscrivono all'università. Una percentuale sorprendentemente alta di studenti universitari americani deve fare corsi integrativi, che ripetono loro quello che avrebbero dovuto apprendere alle superiori. L'istruzione universitaria si sta contraendo in termini di durata, di contenuti, e di efficacia. L'unico settore di grande qualità negli Stati Uniti è l'istruzione post-laurea, per la quale siamo ancora invidiati da tutto il mondo; ma non dobbiamo dimenticare che coloro che conseguono master e dottorati di ricerca sono solo l'apice, composto del resto per una buona metà da studenti stranieri, di una enorme piramide nella quale la gran parte degli studenti è penalizzata. [...].
Joseph Coates
*"Repubblica", 30 novemnre 1998
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