"La cosa che mi ha sempre colpito di più della mia città è il suo essere curva, un profilo che non è solo geografico ma anche caratteriale, un modo di sentire il mondo. La guardi e pensi a una città postmoderna dove c’è la prima metropolitana della storia, anche se i genovesi continuano a chiamarla ferrovia, dove tutto è fermo ma tutto è cambiato, una città che sembra esportata direttamente dalla fantasia, la vera, grande patria del ritorno. Perchè ci sono due tipi di liguri, uno che sta nello scagno a fare quattrini e quello che invece ritorna, che sa, dopo essere partito, che la cosa più importante di tutte è quella, un giorno, di tornare".
Ernesto Franco
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